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Mi presento

Fotografo. Filmmaker. Storyteller. 
L’amore per il cinema, soprattutto quello d’avanguardia americano e la Nouvelle Vague, mi hanno spinto a realizzare i miei primi cortometraggi:  “Ad Vitam Redire”, “Apocalittica” (corto e videoclip), “Santità” e “Amor Babilonia”, questi ultimi due realizzati con le fotografie di Antonella De Angelis ed ispirati al film di fantascienza “La Jetèe” di Chris Marker.

Successivamente ho collaborato con l’attore Federico Balzarini, insieme al quale ho dato vita a “Iesus Martyr”, un corto a metà strada tra la performance art e un cinema più narrativo, in cui abbiamo parlato di dipendenze e alienazione.
Sempre sul versante sperimentale è “Odiare”, un corto contro la violenza sulle donne dove i protagonisti hanno improvvisato su un canovaccio in base alle mie indicazioni e al loro flusso di idee.
Con gli studenti dell'Istituto di cinema Roberto Rossellini e Artefonia 432 ho realizzato il breve film d’arte “Il terzo occhio” incentrato sulle opere del pittore Lorenzo Attolini.

Tra i miei corti più conosciuti c’è "Venere è un ragazzo", protagonista Tiziano Mariani, in cui racconto la sua storia e con il quale abbiamo progettato, assieme ad altri tre attori, una video istallazione, “Delle meditazioni trascendentali”, con le foto di Enrico Manfredi Fratarelli, sul tema della meditazione trascendentale - disciplina che adoro e ho praticato.

Sono molto attivo sul fronte bullismo, tema che ho molto a cuore e che ho affrontato raccontando una mia esperienza personale nel documentario “Ikos”, interpretato da Edoardo Purgatori, che sto portando per le scuole del lazio con un progetto patrocinato dalla Regione.

Assieme al regista Andrea Natale ho realizzato diversi documentari: “S.O.S Sold out?” dove abbiamo dato voce ai lavoratori dello spettacolo durante la pandemia; “Fuori le Mura” sul rione Prati di Roma e le sue storie; la docuserie in sei puntate “L'ultima transizione: tra memoria e futuro”, una co-regia con Andrea Natale e Ennio Trinelli.

Sono in fase di lavorazione un altro documentario in coppia con Andrea Natale dedicato a mio zio Gianni Improta, ex giocatore del Napoli, e il cortometraggio “Canovaccio”, interpretato dall’attore teatrale Gino Curcione, che racconta il mondo degli attori.

Ho collaborato per un anno con lo storico cineclub Filmstudio e Stefano Pierpaoli con il quale ho vissuto un’indimenticabile esperienza umana nel segno del cinema civile e più impegnato.
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